martedì 20 novembre 2012

Tempo....e tempi

Sabato sera: per una serie di circostanze mi sono trovata a riflettere su quanto è stato diverso a seconda dell'età.
Ovviamente fino ad un certo punto ne ho ignorato l'esistenza: figlia unica di genitori supercasalinghi, da bambina non avevo idea che ci fosse una serata dedicata al "fuori casa" per antonomasia.
Da ragazzina ci sono state le sere estive (durante il periodo scolastico neppure il sabato era una sera da uscite.... che ci posso fare, altri tempi e genitori moooolto rigidi), passate prima sotto casa, poi nei dintorni, con gli amici di sempre, a volte con qualche ragazzino....
Poi è arrivato il periodo d'oro. Gruppo di amici, a volte c'erano feste o occasioni particolari, a volte si passava più tempo a decidere che cosa fare o dove andare, ma anche quello era divertimento...
Abbiamo cominciato a sposarci, e si sono aggiunti gli inviti a cena, fatti o ricevuti.
E poi sono arrivati i figli.... Stravolgimento totale. Serate di pappa-bagnetto-nanna, qualche volta trasferte da amici nella stessa situazione: sembrava di partire per una settimana di vacanza con tutto quello che ci si portava appresso!
Poi i figli sono diventati ragazzi........ Ora il sabato è più che altro il momento dell'attesa, quando (ormai da molte ore il sabato è diventato già domenica!) finalmente si sente aprire la porta e si tira il classico sospiro di sollievo.... e si può dormire tranquilli. A volte si esce, a volte si organizza una cena tra amici, a volte si sta in casa e si beve una birra davanti alla tv o con un libro in mano, sempre con il cellulare vicino perchè-non-si-sa-mai-che-abbiano-bisogno.....
In attesa di scoprire quale sarà la prossima fase.

1 commento:

  1. La prossima fase è "Tenere il nipote se i genitori escono una sera". Io lo farò, se non altro per correttezza nei confronti degli attuali nonni, che sono parecchio di manica larga.

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