martedì 18 dicembre 2012

Lacrime di coccodrillo?

E' passato qualche giorno e la notizia pian piano scivola via dalle prime pagine dei giornali e dai notiziari.... Negli Stati Uniti l'ennesima strage di innocenti, e tutti piangono (per carità, giustamente), si sconvolgono, si chiedono perchè.... Poi scopriamo quante armi circolano in quel paese. Poi scopriamo che il "pazzo" (comodissima definizione) ha usato le armi che aveva in casa. Poi scopriamo che la mamma portava i figli al poligono (c'è chi li porta al parco giochi e chi al poligono, vuoi discutere i gusti?). Poi scopriamo che la lobby delle armi ha dichiarato che se a scuola ci fossero state delle armi magari le maestre avrebbero potuto fermare (si dice uccidere, non fermare) il killer prima che riuscissere a uccidere così tanti bambini....
Purtroppo esisteranno sempre gli assassini, purtroppo la mente umana è talmente complessa che ci sarà sempre chi avrà una visione distorta del come affrontare i problemi personali, ma quello che è certo è che le armi in mano a chiunque rendono più facile mettere in pratica un pensiero di morte. Nella costituzione americana è sancito il diritto di ogni singolo individuo di difendersi: peccato che nulla sancisca il diritto di esistenza al buon senso, che mi sembra smarrito.
Quanti di quelli che hanno pianto (e non intendo le famiglie delle vittime) sono corse a gettare via le armi che hanno in casa? Quanti stanno invocando una legge che proibisca la libera circolazione delle armi? Passata l'onda emotiva si dimenticherà tutto.... fino alla prossima strage. Buon Natale.

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