giovedì 7 marzo 2013

Amori & ricordi parte seconda (ma non ultima)

Archiviato l'olandese e cresciuta un pochino, attorno ai 15 anni la domenica pomeriggio c'era quello che pomposamente chiamavamo Il Locale. In realtà un ragazzo aveva a disposizione la casa della nonna e raccattando i pezzi qua e là avevamo uno stereo , le famosi luci psichedeliche e un paio di divani. Così si consumavano le domeniche chiacchierando, ballando e facendo nascere e morire improbabili love stories.
Un giorno arriva Maurizio, trascinato lì come un pesce fuor d'acqua dalla sorella. Bello era proprio bello, ma non ricordo nemmeno perchè non suscitava in me nessun interesse.
Passa qualche giorno e il proprietario del locale, che vedevo quasi tutti i giorni, mi chiama con fare cospiratorio dicendo che deve parlarmi di una cosa importantissima. In pratica mi comunica che la domenica successiva Maurizio mi avrebbe chiesto di mettermi con lui, e io non dovevo rifiutare perchè..... (rullo di tamburi).... era malato di cuore, molto malato, e qualunque emozione troppo forte o dispiacere poteva addirittura ucciderlo. Panico totale: ovviamente ci ho creduto (magari non ero proprio del tutto scafata, eh) e mi sono scervellata per trovare una soluzione. Come potevo fare? ci ho rimuginato per giorno mentre la domenica incombeva. Ormai decisa a sparire dalla circolazione e passare qualche pomeriggio solitario, mi sovviene che nemmeno questo avrebbe funzionato perchè Maurizio sapeva dove abitavo. anzi, aveva addirittura modificato il suo percorso di jogging per passare sotto la mia finestra e salutarmi.... Percorso di jogging? Un malato grave di cuore?? Sveglia!!!! La domenica non mi ha chiesto nulla in realtà: come ha cercato di avvicinarsi il mio sguardo è stato sufficientemente eloquente. Ha smesso di frequentare il locale.
(to be continued)

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