sabato 22 marzo 2014

Pensieri sparsi

Stamattina ho aperto la finestra e,come da previsioni metereologiche, il cielo era grigio, pronto per la pioggia.
Guardavo i colori spenti, l'orizzonte limitato dalla foschia (niente montagne, solo sfumature di grigio), gli alberi da frutta pieni di fiori che un paio di giorni fa avevo fotografato come simbolo primaverile, e pensavo a quanta differenza possa esserci nello stesso paesaggio con o senza sole. E' tutto lì, allo stesso posto, ma cambiano i colori, cambia la luce.
Ho sempre odiato fisica a scuola, quindi non mi ricordo bene come funziona tutta la storia della rifrazione della luce, della percezione dei colori e tutto quanto: comunque sia stamattina i colori sono meno brillanti, sono spenti.
E allora sono partita con le mie elucubrazioni mentali, con la filosofia spicciola del pensiero quotidiano.
In fondo abbiamo tutti bisogno del nostro personalissimo sole che dia colore, brillantezza e spessore alla vita.
Per qualcuno può essere una grande passione: che corrisponda ad un lavoro o ad un hobby poco importa, ciò che conta è che illumini il buio, come si dice. Come quando leggendo certi libri io non mi ricordo più dove sono, perdo la nozione di tempo e spazio e mi ritrovo dentro la storia.
Per qualcuno può essere l'amore, quello che dà luce quando si è insieme, o nel momento in cui si è lontani ci lascia nella mente il ricordo del paesaggio a colori e la certezza che basterà averlo vicino per riaccendere tutto.
E mi sto chiedendo anche cosa sia o dove sia il mio sole ora.
Forse lo so.

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