venerdì 11 aprile 2014

Amicizia (e libri) nell'era di internet

Quando due anni fa sono andata a Firenze per trovarmi con le mie "amiche virtuali", è saltata fuori una cosa che, con piccole sfumature dovute alla diversa composizione di ogni famiglia, ci accomunava: i velati rimproveri di figli e genitori. Parlando del nostro ritrovo, i figli hanno puntualizzato la nostra incoerenza: per anni li abbiamo messi in guardia dai pericoli delle conoscenze in trete, e poi ce ne siamo andate tranquillamente NOI ad un ritrovo tra sconosciuti! Le madri, invece, ci hanno detto di stare attente...
Ci abbiamo riso e scherzato sopra per un po', ed ora ripensandoci mi è venuta l'idea di questo post.
Si, perchè cosa intendo quando dico "amiche virtuali"? Già la definizione è un po' tirata per i capelli, forse andrebbe meglio "amiche anobiane" (quella di mio marito, "le altre sciroccate come te", mi sembra poco lusinghiera, soprattutto perchè scrivendo non si vede il sorritto ironico che accompagna queste parole). Anobiane perchè facciamo parte del social network Anobii: per chi non lo conosce, semplificando, è un sito su cui si può catalogare la propria libreria e interagire con altre persone riunite in gruppi.
Ci accomunano quindi una grande passione, quella per i libri e la lettura. A quanto pare è una base più che sufficiente per creare legami, ma anche vere e proprie amicizie, magari con caratteristiche diverse da quelle dell'amica che vive a due passi da casa, ma pur sempre di una forma di amicizia si tratta. Il bello è che si annullano l'età, la distanza, lo stile di vita....
I vari gruppi hanno intenti svariatissimi: si va dagli utenti di una particolare area geografica agli appassionati di un genere o di un autore, da chi vuole scambiare libri a chi soltanto chiacchierare... c'è un po' di tutto, insomma.
Io frequento soprattutto tre gruppi e uno di questi ha una serie di iniziative di interscambio fantastiche. La mia preferita è Carta e Penna: chi si ricorda il modo di comunicare dell'era pre-internet? Le vecchie amate lettere di carta, l'attesa del postino, il bisogno di ritagliarsi un po' di tempo per mettersi tranquilli a scrivere.... ecco, noi lo facciamo ancora. Ci scriviamo e devo dire che in questo modo alcune amicizie diventano più profonde. E a volte nasce la voglia di incontrarsi "dal vivo".
Ci si scambiano regali di compleanno, auguri, ci si sente un po' "zie" dei bimbi che nascono, ci si tiene aggiornati sulle vicende delle vite di tutti. Alcune sono diventate amiche in carne ed ossa perchè periodicamente ci si incontra e la cosa davvero bella è che quando ci si vede (anche se è la prima volta) è come trovarsi con un'amica che si è trasferita in un'altra città.
E si crea anche una rete di mutuo aiuto. Quando ho sistemeto la biblioteca scolastica, per aggiungere libri recenti ho lanciato un appello e in poco tempo sono stati donati ben più di un centinaio di libri. Un mio amico aveva bisogno di un bed&breakfast con particolari caratteristiche in una determinata zona di Verona, io ho spiegato il tutto ad un anobiano veronese e in un attimo l'amico è stato sistemato.
Ci scambiamo consigli, ci sfoghiamo e ci sosteniamo a vicenda... E' qualcosa che ci arricchisce, non c'è che dire, è il lato positivo della rete, è il buon uso della tecnologia: è (anche) l'amicizia nell'era di internet.
A proposito, la foto di introduzione è la pila di libri che mi è arrivata per il mio compleanno...

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