mercoledì 18 novembre 2015

Quello che so fare



Immagino che ognuno abbia le sue personali abilità, più o meno comuni, più o meno eclatanti.
Così mi è venuto in mente di fare una lista delle mie.

-So cavarmela in cucina.
Non sono una chef e, da buona vegetariana, non so fare un arrosto né un ragù. Mi manca anche l’abilità artistica per presentare i piatti come fossero opere d’arte. Però ho una collaudata, e lunga, lista di primi, torte salate, piatti unici, cibi etnici e soprattutto dolci che mi permette di essere soddisfatta di me stessa.

-So ricamare a punto croce e lavorare a maglia.
E’ un po’ che non produco nulla di nuovo, ma certe abilità sono come andare in bicicletta: una volta imparato non si scorda più

-So tenere in braccio i bambini.
Facile, lo fanno tutti! Eh, no! Io li prendo in braccio e loro non piangono, ma trovano la posizione per rilassarsi. Perché, parafrasando Snoopy, per me felicità è un bimbo caldo (che dorme in braccio).

-So perdermi.
Che abilità è? E’ una e propria abilità, se consideriamo che riesco a perdermi in ogni luogo, compreso un minuscolo appartamento: mai che azzecchi la porta d’uscita al primo tentativo! E ovviamente in auto riesco anche a far impazzire il navigatore, sbagliando clamorosamente le indicazioni che mi dà. Se ne avesse la possibilità, credo che si metterebbe a piangere disperato!

-So “fiutare” le persone.
Nel senso che la prima volta che incontro una persona (non sempre e non a comando) ho una sorta di sensazione che mi fa capire se è un tipo positivo o negativo. In tutta la mia vita non ho mai sbagliato una volta. Peccato che non accada sempre, soprattutto non funziona se ci penso. E’ come una specie di fulmine che cade senza preavviso.

-So prevedere la neve.
Qualche ora prima che nevichi, sento  un tipo di freddo molto particolare che mi prende la schiena, come se mi scorresse addosso acqua gelata. La cosa buffa è che questa era un’abilità di mia nonna: finchè c’era lei io non l’avevo, da quando è morta è 2passata” a me.

-So indovinare il colpevole in libri e film gialli.
Infatti perché io definisca un thriller veramente bello, deve riuscirmi difficile capire. Altrimenti che gusto c’è?

-So dimenticare il tempo che passa mentre leggo.
E si commenta da sé.

-So dormire dovunque e comunque
In famiglia il mio sonno è proverbiale e c’è una lunga serie di episodi eclatanti. Ad esempio in prima elementare mentre tornavo a casa da scuola mi sono addormentata sulla canna della bicicletta di mio papà. Non mi sono svegliata quando, esattamente sotto la mia finestra (al primo piano e con le finestre aperte) hanno spaccato a mazzate una panchina di pietra spessa dieci centimetri. Ho dormito in piedi appoggiata alla parete su un treno talmente affollato che eravamo nello spazio tra una carrozza e l’altra8c’è da dire che avevo 20 anni e tornavo da una vacanza in tenda con le amiche….evidentemente ero in carenza di sonno!). Mi addormentavo tra una contrazione e l’altra quando stava nascendo la mia prima figlia….

-So far morire le piante.
O forse è meglio dire che so indurla al suicidio, visto che non faccio loro nulla di male. Credo che al mondo nessun altro sia stato capace di far morire la menta, nota come pianta infestante.

-So fare figuracce colossali perché o non riconosco le persone o scambio perfetti sconosciuti per amici. Devo dire che, dopo la figuraccia di turno, so mantenere un aplomb invidiabile, incassando con stile.

-So dominare il denaro.
Nel senso che, nella vita quotidiana, so risparmiare, so evitare di andare in rosso, so cavarmela con quello che ho a disposizione. Ma so anche spendere: che sia 10, o 100 o un milione, datemi qualunque cifra e la faccio sparire in un nanosecondo!

-So trovare gli oggetti persi, soprattutto altrui.
Memorabile è stata la volta in cui, passando una settimana dopo nel luogo (un prato!) in cui un’amica aveva perso un orecchino, l’ho ritrovato.

-So essere organizzatissima ed efficientissima e al contempo so perdere le ore guardando Pinterest o i cataloghi di Maisons du monde

-So farmi intenerire da qualsiasi animale (va beh, insetti esclusi!), anche il più brutto e spelacchiato, anche il più scorbutico.

Al momento non mi viene in mente altro, ma non mi par poco.
Potrei anche fare una lista in negativo, cioè delle cose che non so fare. Ma questa è un’altra storia….